
Censis 52° Rapporto sulla situazione sociale del Paese/2018

L’ICT è un elemento determinante nei sistemi sanitari contemporanei, per la sua capacità di facilitare o di abilitare la produzione e gestione delle informazioni e dei relativi processi decisionali. Una consapevolezza sistemica è contesto indispensabile per una competenza matura die-leadership
Per continuare la lettura: L’e-leadership per innescare il cambiamento nel sistema salute
Fonte: Interactive Classroom Working Group – FCL
The Interactive Classroom Working Group (ICWG) was set up at the end of 2013 and is one of three current European Schoolnet working groups. It replaces the previous Interactive Whiteboard Working Group which was established in 2008. The aim of the Interactive Classroom Working Group is to enable Ministries of Education to explore common areas of concern, share experience, and address policy challenges related to the integration of a wide range of technologies in classrooms and their impact on teaching and learning.
Currently seven Ministries of Education are involved in the working group (Austria, Estonia, Ireland, Italy, Norway, Portugal, Switzerland). Ministries in the ICWG are also working closely with policy makers from regional education authorities in the FCL Regio project.
La guida al Piano Nazionale Scuola Digitale: 35 punti e 9 aree, con i tempi e l’entità dei finanziamenti, per capire cosa cambia nella scuola italiana
Sorgente: 35 punti per capire tutto sul Piano Nazionale Scuola Digitale
1 aprile 2016
Il Design Thinking permette agli insegnanti di sviluppare negli studenti qualità come l’empatia, la capacità di lavorare in gruppo e di strutturare le idee. Con la collaborazione delle idee degli altri
Sorgente: Che cosa è il Design Thinking e come attuarlo in classe (in 6 step)
New language lets researchers design novel biological circuits.
Anne Trafton | MIT News Office
March 31, 2016
MIT biological engineers have created a programming language that allows them to rapidly design complex, DNA-encoded circuits that give new functions to living cells.
Using this language, anyone can write a program for the function they want, such as detecting and responding to certain environmental conditions. They can then generate a DNA sequence that will achieve it.
“It is literally a programming language for bacteria,” says Christopher Voigt, an MIT professor of biological engineering. “You use a text-based language, just like you’re programming a computer. Then you take that text and you compile it and it turns it into a DNA sequence that you put into the cell, and the circuit runs inside the cell.”
Continua a leggere su: A programming language for living cells | MIT News
Valorizzare la creatività, la passione e le emozioni di chi apprende significa ridefinire obiettivi, strumenti e metodologie dell’offerta formativa, in grado di agevolare percorsi di apprendimento significativi, motivanti e attrattivi.
In tale ottica, si è mossa l’attività di ricerca Isfol, curata dalla Struttura Sistemi e servizi formativi, che ha portato alla recente pubblicazione del paper “Spazi di apprendimento emergenti: il divenire formativo nei contesti di coworking, FabLab e università ”. Il paper, disponibile online, propone gli esiti di una indagine qualitativa in cui sono stati approfonditi, attraverso una serie di casi di studio, diversi ambienti innovativi che contribuiscono a reinventare i processi di apprendimento nella formazione e nel mondo del lavoro: coworking, FabLab e università.
Sorgente: Pubblicato il Paper “Spazi di apprendimento emergenti” — ISFOL
La complessità e la varietà delle alternative possibili riempiono appunti, pile di documenti e presentazioni. E in fase di progettazione è bello così, è giusto così. A patto però che nel file “_def” sappiamo trasformare gli “OR” in “oro”.
di Nello Iacono, Stati Generali dell’Innovazione
Il livello di aggiornamento, la coerenza tra i dati considerati e l’accuratezza e la completezza degli stessi sono fondamentali. Una carenza su una delle caratteristiche chiave dei dati rende il servizio che li riusa del tutto inutile
Sorgente: Open data in Sanità, tutte le opportunità che stiamo perdendo