Sorgente: #lamultiscuola Manin di Roma: multietnica, aperta, multiforme e multifunzionale | Smartinnovation
L’I.C.S. ‘Daniele Manin’ di Roma si trova nel cuore delrione Esquilino, un territorio tutt’altro che periferico. Esso infatti è interamente collocato all’interno del primo municipio e, situato in una zona limitrofa alla Stazione Termini, ha una popolazione eterogena: accanto a famiglie italiane di estrazione socio-culturale medio-bassa – per lo più commercianti e semplici impiegati, vivono liberi professionisti, artisti, ricercatori, professori universitari, e un numero sempre più elevato di nuclei famigliari immigrati di diversa provenienza.
Specchio della realtà del quartiere, la scuola elementare Di Donato ospita una significativa percentuale di bambini con cittadinanza non italiana che negli ultimi anni ha globalmente raggiunto circa il 50%.
E’ questa una evidenza statistica che può essere interpretata da un duplice punto di vista. Da un lato, se comparata con i dati nazionali, ci colloca tra scuole ad alto processo migratorio, e cioè come realtà polarizzata per lo più percepita come problematica e difficile. Dall’altro, letta in riferimento alla ricostruzione diacronica delle iscrizioni interne all’istituto, ci permette di presentarci come una scuola in crescita. Negli ultimi anni infatti pur non avendo perso alunni migranti, la scuola, soprattutto nel settore dell’infanzia e della primaria, ha registrato un incremento della popolazione scolastica autoctona, prevalentemente proveniente da famiglie con un livello socio-culturale medio alto, mentre la fascia socio-economica medio-bassa continua a preferire altre realtà scolastiche. Ora, volendo riflettere sul 50% di alunni con cittadinanza non italiana, il primo elemento che balza subito agli occhi è che la percentuale di alunni migranti che ospita la nostra scuola varia numericamente nei vari settori. Mentreall’infanzia e alla scuola primaria si è registrato un aumento di alunni italiani, alla secondaria di primo grado ancora c’è diffidenza da parte dell’utenza locale; anche se dall’anno scolastico 15/16 è previsto un aumento di iscrizioni.E’ questo un risultato raggiunto grazie alla concomitanza di vari fattori: la qualità didattica, i livelli di competenza raggiunti dagli alunni, il clima positivo, il rapporto di fiducia e collaborazione con le famiglie che si è consolidato negli anni, in seguito alla consapevole e intenzionale scelta operata dall’istituzione di ridefinire i confini della comunità educativa inglobando nelle decisioni progettuali tutte le componenti territoriali.
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